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G. Bossi, Del Cenacolo di Leonardo da Vinci, Libri Quattro, Milano, 1810 (RV A.inf.10)
Annotazioni autografe di Stendhal.
Come risulta dal suo Journal, Stendhal acquistò il volume il 19 settembre 1811, otto giorni dopo la sua prima visita al Cenacolo vinciano, nel corso di un soggiorno a Milano durato un paio di settimane. Tuttavia due date inscritte sul contropiatto anteriore della legatura e sul recto del foglio di guardia, rispettivamente 19 novembre 1814 e 12 ottobre 1816, sembrerebbero indicare una lettura ritardata e trascinata nel tempo. Lo scrittore francese, ormai impegnato nella redazione di una Histoire de la peinture en Italie, da contrapporre a quella di Luigi Lanzi, che sarebbe stata pubblicata nel 1817, riempì l’esemplare in suo possesso di numerose postille (alle pp. 117, 118, 119, 122, 135, 146, 13, 164, 231, 232), sostanzialmente neutre in un primo momento, indizio di approccio spassionato nonostante le polemiche che accompagnarono l’uscita del libro di Bossi, poi via via sempre più spazientite e infine del tutto stroncatorie: L’auteur n’a aucun talent, Tedio e sbadigliamento grandissimo, per esempio.
L’esemplare, già appartenuto a Giuseppe Puricelli Guerra, fu segnalato nel 1931 da Giorgio Nicodemi e infine donato dal proprietario, Costantino Luccardi, alla Raccolta Vinciana nel 1939.