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Giovan Paolo Lomazzo, Trattato dell’Arte della Pittura, Milano, 1584 (RV E.III.37)
Il Lomazzo, amico e frequentatore del Melzi, allievo ed erede dei manoscritti di Leonardo, ebbe modo di conoscere gli scritti del maestro e di ricordarli ripetutamente nelle sue opere, e quindi anche nel Trattato dell’arte de la Pittura, stampato a Milano per la prima volta nel 1584.
Lomazzo era anche possessore di scritti sulle arti del maestro, e grazie a questi ci fornisce un’importante testimonianza richiamando nella sua opera una parte del famoso Paragone, (comparazione tra le arti scritta da Leonardo dove il privilegio spetta alla pittura), che non confluì nel Codice Vaticano Urbinate lat. 1270 (manoscritto compilato dopo la morte di Leonardo dal suo allievo ed erede, Francesco Melzi). Si tratta di un elogio della plastica che lo stesso Lomazzo riconosce di avere attinto da Leonardo e che è andato perduto. L’opera del Lomazzo va considerata come una delle fonti di riferimento principali che hanno contribuito a diffondere la precettistica del Vinci nel campo della pittura, e questo sessantasette anni prima della pubblicazione dell’editio princeps.